Autodromo dell'Umbria - Magione (Perugia)
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Autodromo dell’Umbria: una storia gloriosa, un futuro avanguardista

Autodromo di Magione: Nella primavera del 1972 il nucleo della Scuderia Carpine formato da Lorenzo Rondini, Giulio Capolsini, Umberto Mannocchi, Paolo Bietoloni, Gianni Moretti, Francesco Terradura e Giuseppe Tarpani inizia i lavori per la costruzione un piccolo circuito su un terreno di proprietà di uno dei soci nella valle di Bacanella, Magione.
Un anno dopo, il 7 Aprile del 1973, l’ Autodromo di Magione viene inaugurato con la prima gara, destinata a diventare una tradizione: la Pasqua del Pilota.
In poco tempo la pista, con i suoi appena 1650 metri, diviene un impianto di rilevanza nazionale ed è teatro di sfide importanti in tutte le categorie automobilistiche, dai campionati italiani ai vari trofei monomarca, fino a centinaia di gare club, ma anche manifestazioni itineranti come la Coppa Italia Autostoriche o il Giro d’Italia. L’impianto di Magione viene apprezzato per la sua tortuosità che richiede una guida molto tecnica, esaltando la competizione.
Privo di grandi infrastrutture (all’inizio vi sono solo una decina di box aperti) l’ Autodromo di Magione, dispone però fin dai primi anni di una grande tribuna coperta capace di contenere fino a 3000 spettatori, che accorrono costantemente per assistere alle sfide dei più bei nomi dell’automobilismo italiano: tra questi Michele Alboreto, Enzo Coloni ed Elio De Angelis.
Gli anni ‘70 e ‘80 vedono anche Magione attrarre l’attenzione dei motoclub della zona tra i quali quello di Spoleto che fin dall’inaugurazione dell’impianto ha sempre organizzato manifestazioni di rilievo nel campo delle due ruote, arrivando a portare a Magione anche i campionati italiani…

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